Decreto Sviluppo 2011: la Camera approva con 317 sì

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Sviluppo, documento che contiene moltissime misure che dovranno aiutare l’economia italiana a ripartire ed aumentare la propria stabilità. Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le novita del testo contenuto nel Decreto presentato dal Ministro Giulio Tremonti, decreto che sta suscitando già tantissime polemiche soprattutto in merito alla scelta dell’esecutivo:

 

Incentivi per le assunzioni al Sud, per quelle aziende che assumeranno un lavoratore a tempo indeterminato nel biennio 2011-2013. Tali imprese potranno usufruire di un imposta pari a 300 euro al mese per ogni lavoratore assunto. – Contabilità semplificata per le imprese di servizi che dichiarano fino a 400.000 euro di ricavi. Per tutte le altre imprese il limite è di 700.000 euro.

 

Credito d’imposta per la ricerca nel biennio 2011-2012 pari al 90% della spesa aggiuntiva d’investimento.

 

Unificazione dei controlli amministrativi svolti dalle autorità competenti, con cadenza semestrale e con durata massima di 15 giorni – Abolizione delle gare d’appalto per lavori ad opere pubbliche inferiori al milione di euro- Istituzione del Fondo di Merito degli Atenei

 

Raddoppio del valore dei beni obsoleti a 10.000 euro

 

Bonus banchieri, con la possiblità di licenziare i manager inadeguati, tagliare i dividenti e limitare le retribuzioni- Cartà d’identita elettronica ed abolizione del limite di 15 anni per ottenerla

 

Sgravi ed agevolazioni per la creazione dei distretti balneari, con concessioni per il diritto di superficieche dureranno 90 anni e che riguarderanno anche le zone già edificate lungo le coste- Riapertura dei termini per il piano casa ed i piani di demolizione e ricostruzione. Introdotta inoltre la norma del silenzio assenso entro i 90-100 giorno o di 180-200 giorni per le città oltre i 100.000 abitanti, per usufruitre del permesso di costruzione- Stabilizzazione dei precari della scuola in tre anni, con un piano di 65.000 assunzioni

 

Semplificazione del carico di famiglia con eliminazione dell’obbligo di comunicare l’aggiornamenti dei carichi al sostituto d’imposta nel caso non ci fossero detrazioni.

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