La Mercedes Classe M si evolve e si rinnova

mercedesLa Mercedes Classe M si evolve e si rinnova. Il mercato sta cambiando e pure il suv della Casa di Stoccarda si adatta alle richieste dei clienti. Si propone ora come l’anello mancante tra la parte alta dei grandi sport utility che hanno subito una flessione delle vendite e la parte bassa del segmento dove i veicoli più piccoli godono di ottima salute. La nuova Classe M si presenta con una doppia anima: di grande stradista, con prestazioni paragonabili a una berlina sportiva per altro molto confortevole, e nello stesso tempo un’agile e inarrestabile fuoristrada, grazie alla trazione integrale permanente 4matic di serie, quattro buone gomme tassellate e al dispositivo On&Off Road (a richiesta per 2.280 euro) che offre 6 diversi programmi: automatico, due off-road e tre stradali, selezionabili tramite una manopola.

Prima di scendere in dettaglio sulle prestazioni a dir poco stupefacenti, è bene soffermarsi sul listino che parte da 58.500 euro per la turbodiesel ML 250 BlueTec da 204 cv, per arrivare ai 63.650 euro necessari per la ML 350 BlueTec da 258 cv passando per i 60.830 euro del modello a benzina ML 350 BlueEfficiency da 206 cavalli. Gli allestimenti sono due: «Sport» e «Premium» che offre un look stile da Amg. Le consegne inizieranno a fine novembre per chi ordina subito la Classe M e in virtù della dotazione più completa del nuovo modello rispetto al vecchio, la casa stima un vantaggio economico per il cliente di di circa seimila euro. Marce ridotte, blocco del differenziale centrale e funzioni ampliate delle sospensioni Airmatic, che permettono di scegliere un’altezza dal suolo fino a 285 millimetri, hanno permesso alla Classe M nel percorso appositamente studiato per mettere a dura prova i fuoristrada nell’impianto Dell’Öamtc Saalfelden (l’Automobile Club austriaco) di superare pendenze dell’80% senza il minimo impegno da parte del pilota. Una tale pendenza tanto per chiarire non è percorribile a piedi dal l’uomo, e invece la Classe M, grazie ai dispositivi di cui è dotata è riuscita ad affrontarla sia in discesa (la situazione più pericolosa in fuoristrada) sia in salita, e senza nessuno sforzo. Ma si è esibita con successo pure nei guadi più impegnativi e nelle “terribili” pendenze laterali a 45º (pari a pendenze al 100%), spesso causa di ribaltamenti per i piloti meno esperti e per i veicoli “meno dotati”. Dal Twist più impegnativo al fango, la nuova Classe M sembra davvero inarrestabile. Sicuramente i proprietari della Classe M apprezzeranno le sue doti da grande stradista amplificate dal sistema Active Curve System, un accessorio da circa tremila euro che mantiene la Classe M incollata alla strada (asfaltata) e contribuisce pure nelle prestazioni in fuoristrada. L’Active Curve System agisce sulle barre stabilizzatrici anteriori e posteriori che diventano attive e intervengono per compensare il rollio della carrozzeria in curva. In questo modo il veicolo è molto stabile e sicuro in particolare alle velocità più elevate. Per i patiti delle nuove tecnologie, infine è possibile avere un sistema di navigazione che si connette a internet. Molto interessante la funzione Speed Limit Assist, in grado di riconoscere i segnali stradali e di visualizzarli nella strumentazione, che permette di essere più consapevoli e preparati in caso di un incontro ravvicinato con l’autovelox.

 

PSA: a rischio fino a 10.000 posti di lavoro in Francia

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In risposta alla costante sfavorevole congiuntura economica mondiale, il Gruppo PSA potrebbe presto avviare la procedura di esubero per il 10% della sua forza lavoro complessiva in Francia, vale a dire circa 10.000 dipendenti. Lo anticipano La Tribune e Les Echos. A serio rischio soprattutto il personale impiegato nello stabilimento di Aulnay-Sous-Bois, vicino a Parigi, dove è prodotta la Citroën C3 (in attesa della nuova generazione per il 2014). In effetti, che il futuro di alcuni addetti di Aulnay-Sous-Bois fosse appeso ad un filo era già stato preannunciato dal Presidente Philippe Varin in occasione del Salone di Francoforte. “L’impianto rimarrà operativo certamente fino al 2014, ma cosa succederà dopo è tutto da verificare”. Una certezza è la chiusura, da febbraio 2012, del centro logistico per componenti di Melun-Senart, anch’esso nei pressi della capitale. Ai lavoratori della struttura è stato offerto un programma di rientro alternativo presso il sito di componenti di Vesoul (Francia nord-orientale) o presso le altre fabbriche locali del Gruppo.

 

Raccolta premi nel primo semestre: scende il vita, sale il danni

aumento-assicurazioni-rc-auto-pesaroNel primo semestre di quest’anno la raccolta premi totale realizzata in Italia dalle Imprese di assicurazione nazionali e dalle rappresentanze per l’Italia delle imprese di assicurazione extraeuropee è stata di 58,7 miliardi di euro, con una diminuzione del 15,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sul risultato della raccolta danni incide in modo preponderante l’andamento della Rc auto, che pesa per circa la metà sul totale e che ha registrato una raccolta di 9,2 miliardi di euro con un netto incremento del 5,8%. A diffondere i dati è l’organismo ISVAP con un comunicato stampa del 20.09.2011. La raccolta nei rami vita, pari a 40,3 miliardi di euro, ha registrato una contrazione del 21,9% su base annua, con una significativa flessione della relativa incidenza sul portafoglio globale (68,7% rispetto al 74,3% precedente). La contrazione dei premi vita ha riguardato tutti i rami del comparto. Nello specifico le polizze tradizionali di ramo I, dopo i forti incrementi dell’ultimo periodo, sono state pari a 30,7 miliardi, con una variazione in negativo del 20,5%. Una variazione negativa del 23,6% hanno subito anche le polizze di ramo III (prevalentemente index e unit linked ).

L’andamento della raccolta nei rami danni, pari a 18,4 miliardi di euro, ha evidenziato invece un incremento del 3% che fa salire la relativa incidenza di queste polizze sul portafoglio totale al 31,3% (25,7% nell’analogo periodo del 2010). L’incremento della raccolta danni,

inoltre, salirebbe al 3,3% ove si depurassero i dati dall’effetto contabile dell’uscita dal lavoro diretto italiano di un’impresa nazionale, il cui portafoglio è stato totalmente assegnato, con effetto dal terzo trimestre 2010, a una Rappresentanza in Italia di impresa SEE (Spazio

Economico Europeo). Sul risultato della raccolta danni incide in modo preponderante l’andamento della Rc auto, che pesa per circa la metà sul totale e che ha registrato una raccolta di 9,2 miliardi di euro con un netto incremento del 5,8%. L’analisi della raccolta per canale distributivo segnala, infine, per i rami vita una flessione del ricorso al canale bancario e postale (58,5% contro il 63,7% precedente), mentre per i rami danni conferma la preponderanza delle agenzie con mandato (82%) sul totale.