AUTO CONNESSE

Il futuro dell’auto passa dalla connettività: da Alexa, l’assistente virtuale di Amazon appena sbarcata in Italia sulle auto del marchio Seat, a Volkswagen, che integra in misura sempre maggiore l’assistente vocale di Apple Siri, ora anche Opel dà il via alle unità Multimedia e Multimedia Navi Pro a bordo della ammiraglia Insignia.

In origine c’era Volkswagen, che con il sistema Car-Net Security & Service, previo pagamento di un canone, permetteva ai clienti che possedevano IPhone, grazie ai comandi vocali, di aprire e chiudere la propria auto, verificare chilometraggio e stato del carburante o della carica della batteria, ma anche di abilitare gli allarmi e l’antifurto; quando al gruppo si è aggiunta anche l’assistente vocale Siri, allora si è vista la possibilità di avviare e interrompere le sessioni di ricarica della propria auto elettrica, accendere lo sbrinatore e localizzare la propria vettura.

Quindi, Volkswagen è passata a Shortcut, una funzione che ha debuttato con la versione 12 del sistema operativo iOS per IPhone, e permetteva agli utenti di sfruttare i comandi vocali per creare delle “macro”, cioè set di comandi da eseguire ad un determinato ordine dato dall’utente: l’app Car-Net si è aperta quindi alla possibilità di ricevere i comandi vocali sotto forma di Shortcuts.

Poi è stata la volta di Alexa, sempre in tema di assistenti vocali: il debutto del colosso di Bezos, Amazon, nel settore dell’auto si è accompagnato ai marchi Ford e Seat. Dopo anni di attesa e rodaggio in Germania e Regno Unito, ora, insieme a Francia e Spagna, anche in Italia gli utenti Android proprietari di una Seat  Ibiza, Arona, Leon, Ateca o Tarraco potranno usufruire degli altoparlanti intelligenti, in grado di attivarsi tramite comandi vocali come avviene con Google Home e HomePod di Apple. Su Leon, Ateca e Tarraco è già operativa, basta avere il sistema di infotainment Navigation System High; Ibiza e Arona, invece, devono ancora ricevere il modulo optional, chiamato WLan e dal costo di 200 euro, in arrivo nelle prossime settimane.

Per utilizzare il servizio, dunque, basterà andare su Google Play, scaricare la app Seat Media Control (che verrà aggiornata a breve sullo store), salire in macchina e collegare lo smartphone al sistema di infotainment tramite la connessione senza fili.

Rendere disponibile Amazon Alexa in auto significa banalmente consentire, a chi è alla guida, di ottimizzare il tempo passato al volante, con un occhio di riguardo alla sicurezza, per evitare il rischio di distrazioni: l’assistenza vocale consente infatti la riproduzione della musica, la navigazione verso i punti di interesse, dare informazioni sul traffico o altre notizie in tempo reale, la ricerca di concessionarie o officine Seat più vicine.

Per le vetture più datate, Alexa potrebbe essere in arrivo con Amazon Echo Auto, un prototipo made in USA che tuttavia è quasi certo arriverà anche da noi su larga scala (ad un prezzo presunto intorno ai 49,99 dollari previsti per il mercato statunitense): si tratta di una scatola rettangolare che integra ben 8 microfoni, così da catturare al meglio i comandi vocali provenienti da qualsiasi occupante dell’auto, e che sfruttando la connessione dati dello smartphone (su cui, ben inteso, deve esser installata l’app di Alexa) tramite Bluetooth o un jack da 3,5 mm, interagirà con le app del telefono come Apple Mappe, Google Maps e Waze per la navigazione, o Spotify e Audible per la musica e i libri.

Infine Opel è passata alla fase successiva nella campagna di introduzione dei propri sistemi di infotainment con il lancio delle unità Multimedia e Multimedia Navi Pro a bordo di Insigna: che sia Grand Sport, Sports Tourer, Country Tourer o una versione sportiva GSi, gli utenti potranno sempre contare su un sistema di intrattenimento e servizi in connessione avanzatissimi, come il servizio Live Traffic, le informazioni in tempo reale relative ai parcheggi nei pressi della destinazione, o sui distributori con i relativi prezzi dei carburanti.

Il sistema di infotainment Insignia può essere collegato secondo i mezzi “tradizionali”, il Bluetooth o la presa USB che consentono di collegare fino a due smartphone, oppure attraverso le app Apple CarPlay e Android Auto, installate sempre sul cellulare; tra l’altro, per i dispositivi mobili compatibili è prevista la possibilità di ricarica wireless nella console centrale.

 

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