VW CONVERTE ALTRI DUE IMPIANTI TEDESCHI AI VEICOLI ELETTRICI

vwCon la conversione anche degli impianti di Emden e Hannover alla realizzazione di modelli alimentati a batteria a partire dal 2022, in un comunicato la casa automobilistica Volkswagen ha detto di voler creare la più grande rete di produzione EV in Europa.

Il direttore di VW HR Gunnar Kilian ha commentato: <<Stiamo facendo ogni sforzo per entrare nella produzione di veicoli elettrici. Emden e Hannover diventeranno i nostri stabilimenti di punta in Germania e, insieme a Zwickau, costituiscono il più grande gruppo per la produzione di veicoli elettrici in Europa.>>, cui si aggiunge il direttore del comparto VW per i veicoli commerciali Thomas Sedran, <<In tal modo, garantiamo il futuro della sede di Hannover e quindi l’occupazione. Tutto sommato, stiamo rendendo Volkswagen Veicoli Commerciali adatti al cambiamento nel nostro settore.>>

Ad Hannover, la casa automobilistica, secondo la Guida di Automotive News Europe agli impianti di assemblaggio europei, costruisce il SUV Tiguan, il pickup Amarok, il furgone T6 e il van elettrico Crafter; li stabilimento di Emden, invece, si occupa delle berline di medie dimensioni Passat e VW Arteon, le cui vendite hanno risentito sia del crollo delle auto diesel, sia dello spostamento delle preferenze della clientela verso i SUV e i crossover: invece dei 290.000 nuovi veicoli che rappresentano la piena capacità dell’impianto, quest’anno sono state pianificate solo 250.000 vetture, con giornate di lavoro ad orario ridotto e chiusure anticipate.

Per questo motivo, la produzione dei modelli dei due stabilimenti verrà gradualmente trasferita ad altri impianti, Passat ad esempio verrà prodotta nell’Europa orientale, probabilmente nello stabilimento di Kvasiny della consociata ceca Skoda, e i due impianti subiranno un adeguamento simile a quello già avvenuto per Zwickau, in cui VW ha già investito 1 miliardo di euro per costruire automobili basate sulla sua nuova architettura elettrica MEB.

La produzione di veicoli elettrici a Zwickau inizierà nel 2019 con la gamma ID del marchio, e il primo veicolo ID, una berlina di dimensioni Golf, dovrebbe già essere lanciata sul mercato nel 2020, e sarà seguita dal modello crossover di ID Crozz; l’impianto costruirà anche modelli MEB alimentati a batteria per i marchi affiliati Audi e Seat, ed entro la fine del 2020, avrà una capacità produttiva giornaliera di 1.500 veicoli, realizzando fino a sei modelli di auto elettriche.

VW ha fatto un cambio di strategia radicale, puntando alla costruzione dei veicoli elettrici, dopo che le autorità di regolamentazione negli Stati Uniti hanno scoperto la frode dei test sulle emissioni inquinanti, portando ad un vero e proprio giro di vite globale sulle emissioni dei veicoli.

Per le località di Emden e Hannover è stata concordata una sicurezza del lavoro fino al 2028, ma è chiaro che dopo tale data, con la piena operatività dell’impianto, anche chiaro che la forza lavoro si ridurrà <<Poiché la costruzione di veicoli elettrici comporta meno passaggi di produzione, di conseguenza abbiamo anche bisogno di meno manodopera.>> ha dichiarato Kilian:  passando alla mobilità elettrica, secondo uno studio della prestigiosa società di consulenza Beratungshauses PA Consulting, nei prossimi cinque, dieci anni al massimo in Europa saranno in discussione circa 267.000 posti di lavoro. Allo stesso tempo, 141.000 dipendenti dovranno essere riqualificati; tuttavia, tale cifra potrebbe ancora non equivalere a quella effettiva, sottolineano gli autori dello studio.

Nello specifico caso della Volkswagen, circa 30.000 dipendenti dovranno essere riqualificati, e 56.000 non sarebbero più necessari, ovvero più della metà di tutti i dipendenti del marchio principale di Wolfsburg che lavorano negli stabilimenti europei; solo per alcuni di essi, tuttavia, si aprirebbe la strada del prepensionamento.

 

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