RCA: DATI SULLA SINISTROSITÀ NEL 2017

rcautoSono stati rilasciati da ANIA i dati relativi all’anno 2017 per i 37,5 milioni di assicurati e gli oltre 2 milioni di sinistri.

Frequenza dei sinistri

I risultati dei principali indicatori tecnici del ramo R.C. Auto (e della così detta CARD, ovvero la relativa gestione della convenzione per il risarcimento diretto) vedono la frequenza dei sinistri (esclusi quelli denunciati tardivamente) sostanzialmente stabile intorno al 5,57% per il totale dei veicoli (erano il 5,58% nel 2016, dopo un sostanziale aumento nel 2015 e nello stesso 2016).

Questa inversione di tendenza dal 2013-2016, tuttavia potrebbe essere legata più ad altri fattori di misura economica: se nel quadriennio, infatti, si è assistito ad una costante diminuzione del prezzo del carburante (-20% per la benzina, -25% per il gasolio per auto e -31% per il GPL), l’aumento significativo del 2017 (+5,9% la benzina, +8,0% il gasolio per auto e +12,4% il GPL – fonte MISE) potrebbe aver influito sulla decrescita dell’incidentalità stradale spingendo ad un minor utilizzo dei veicoli privati, a favore di altre forme di mobilità. A supporto di questa fonte ci sarebbe infatti il dato sui consumi di carburante, che secondo i dati ancora provvisori del MISE sarebbero in riduzione, seppur lieve (-1,8%).

Nel 2017, dunque, risultano lievemente in calo i sinistri delle autovetture, intorno al 6,06%, rispetto al 6,08% del 2016; lo stesso non si può dire tuttavia del settore dei motoveicoli: per il terzo anno consecutivo, infatti, anche il 2017 registra un incremento della frequenza dei sinistri sia per quanto riguarda i ciclomotori (+2,3% rispetto al 2016), sia i motocicli ad uso privato (+2,4%). In aumento dell’1,5% anche la frequenza per il settore degli autocarri, benché quelli con peso inferiore ai 35 quintali registrino una sinistrosità sostanzialmente invariata, che compensa la frequenza in aumento del  5,6% per gli autocarri con peso superiore.

Costo medio dei sinistri liquidati

Per quanto riguarda l’importo medio liquidato dei cosiddetti “sinistri gestiti di generazione corrente”, se si escludono i motoveicoli, per il quale l’importo medio liquidato è rimasto invariato rispetto al 2016, in generale per tutti gli altri l’indicatore si è incrementato, in modo contenuto, di circa lo 0,8% per le autovetture e poco più dell’1% per gli autocarri.

La media dei costi nel 2017, invece, è stata pari a € 1.766, in lieve aumento (+0,9%) rispetto al 2016, quando era di € 1.751; a contribuire sarebbero sia l’incremento del 3,9% delle partite di danno a favore dei terzi trasportati (partite CTT), sia quello più contenuto delle partite di danno CID (+0,8% rispetto al 2016). Risulta invece quasi invariato l’importo liquidato dei sinistri che non sono rientrati nel sistema di risarcimento diretto (i così detti sinistri NO CARD), per i quali la media è stata di € 3.018 (€ 3.014 nel 2016).

Guardando anche l’andamento dei singoli trimestri del 2017, si può poi notare il trend di crescita dell’importo medio liquidato: in particolare, l’indicatore aumenta mediamente, per il totale dei settori, del 6,9%, quando l’incremento medio era pari al 7,4% nel 2016, al 7,2% nel 2015, 7,5% nel 2014, 7,9% nel 2013 e all’8,5% nel 2012, e di circa il 22% nell’anno (da € 1.446 del primo trimestre 2017 raggiunge € 1.766 al quarto trimestre). L’aumento risulta particolarmente accentuato tra l’altro per il settore dei motoveicoli, con dei tassi trimestrali di variazione che superano il 20% e un incremento nell’anno di oltre il 73%, legati di fatto alla più alta incidenza dei danni fisici che si riscontra in questo settore rispetto a quello degli altri mezzi assicurati.

Importo medio liquidato delle singole partite gestite CARD

Analizzando più nel dettaglio i dati, risulta che le singole partite CID dei sinistri di generazione corrente di accadimento hanno registrato, per la totalità dei settori, un incremento dell’importo medio di poco inferiore all’1%, determinato principalmente dalle autovetture, poiché è rimasto invece invariato l’importo complessivo per gli autocarri, ed è al contrario diminuito quello dei motoveicoli (-0,6%).
L’importo medio liquidato delle partite CTT, sempre di generazione corrente, risulta invece in generale aumento del 3,6% rispetto al 2016 (€ 1.735). Le elevate variazioni registrate per questa tipologia di partite per i settori degli autocarri e dei motoveicoli sono tuttavia da addebitare ad un numero davvero limitato di liquidazioni risarcite a titolo definitivo nell’anno di accadimento, per valori di importo comunque eccezionalmente elevati.

Per quanto riguarda invece i sinistri di generazioni di accadimento precedenti, occorre segnalare che, a livello totale, il costo medio delle le partite CID quanto quello delle partite CTT mostrano una diminuzione generale: per le CID si registra un -2,4%, determinato in particolare dalla diminuzione registrata per le autovetture, mentre le CTT evidenziano un calo di quasi il 4%, sempre a causa della bassa numerosità delle partite risarcite, poiché gli importi liquidati sono più soggetti a variazioni occasionali per quei settori che sono appunto statisticamente meno rilevanti.

 

Importo medio dei sinistri gestiti e liquidati per le generazioni di accadimento precedenti

Questo indicatore tiene conto di tutti i sinistri che, pur accaduti negli anni precedenti, vengono chiusi e liquidati solamente nell’anno oggetto di rilevazione (ad esempio i sinistri liquidati al quarto trimestre 2017 derivano dai sinistri accaduti dal 1° febbraio 2007 fino al quarto trimestre 2016). Tali importi, detti appunto di generazioni precedenti, sono comprensivi di eventuali pagamenti parziali effettuati durante la definizione del sinistro. Occorre però puntualizzare che l’andamento dell’indicatore nel tempo è influenzato dal due fatti sostanziali: in primo luogo, il monitoraggio dei sinistri accaduti nelle generazioni precedenti si è avviato solo con l’anno 2008, pertanto per alcuni settori come gli autocarri o i motoveicoli la numerosità di questi sinistri potrebbe essere ancora non totale, quindi il dato potrebbe non fornire indicazioni complete riguardo il reale costo ultimo. Peraltro, l’incremento degli importi liquidati che si osserva nel corso degli anni non deve essere interpretato come una crescita del costo medio dei sinistri, ma essenzialmente come legato al fatto che i sinistri liquidati nel 2017 hanno un anno di sviluppo in più, rispetto a quelli liquidati nel 2016 (due in più rispetto a quelli liquidati nel 2015, tre in più rispetto a quelli del 2014 e così via) e che i sinistri con danni di entità più elevata, dai danni materiali ai danni fisici, vengono definiti solo con il passare del tempo.

Tenuto conto di queste considerazioni, dunque, alla fine del 2017 l’importo medio liquidato per il complessivo dei settori era pari a € 5.833, in diminuzione del 5,3% rispetto al 2016 a causa di un calo che ha riguardato tutti i settori. In particolare, per le autovetture si attestava al -6,1% (€ 5.071) rispetto a quello del 2016, per i motoveicoli -4,2% (€ 8.125) e per gli autocarri a -4,5% (€ 8.302)

Incidenza dei sinistri rientrati in CARD

Nel 2017, circa l’82,5% dei sinistri totali gestiti dalle imprese (che includono invece anche quelli trattati fuori convenzione) è rientrata in CARD. Questa percentuale risulta in lieve diminuzione rispetto all’82,6% del 2016, conseguentemente ad un contenuto incremento dei sinistri che non rientrano nella procedura di risarcimento diretto al 18,4% (rispetto al 18,2% del 2016); il in particolare le autovetture e gli autocarri hanno registrato una diminuzione dei sinistri che rientrano in CARD (da 85,3% a 85,2% per le autovetture e da 66,0% a 65,6% per gli autocarri), mentre risulta in aumento l’incidenza per i motoveicoli (da 82,6% a 82,9%) e in particolare per i ciclomotori ad uso privato (da 81,8% a 83,1%).

 

Velocità di liquidazione

I sinistri che sono stati definitivamente liquidati nel primo anno di osservazione (cosiddetta velocità di liquidazione) rappresentano il 73,0% del totale dei sinistri gestiti nel 2017; tale percentuale è in aumento rispetto a quella del 2016, quando era pari a 72,5%, e ha contribuito a tale andamento l’incremento della velocità di liquidazione registrata per entrambe le tipologie di sinistro: la velocità per i CARD è passata infatti dal 77,4% nel 2016 al 78,0% nel 2017, mentre per i sinistri non rientranti nel risarcimento diretto la velocità di liquidazione si è incrementata da 50,5% a 51,0%.

Tutte le tipologie di veicoli hanno registrato un incremento della velocità di liquidazione di entrambe le tipologie di sinistro: per le autovetture, i sinistri CARD liquidati nel primo anno di osservazione sono stati il 79,4% (erano il 78,8% nel 2016), quelli NO CARD il 47,6% (erano 47,0%).
Per i motoveicoli la velocità di liquidazione dei sinistri CARD è aumentata dal 60,0% nel 2016 al 62,0% nel 2017, mentre quella dei sinistri NO CARD dal 33,7% al 35,3%. Il settore dei ciclomotori ad uso privato è quello che ha fatto registrare l’incremento più elevato: la velocità di liquidazione delle due tipologie di sinistri è passata da 62,2% a 64,8% per quelli CARD e da 38,0% a 40,4% per quelli NO CARD.
Anche per gli autocarri la velocità di liquidazione è in aumento, anche se in misura più contenuta (da 75,9% a 76,4% per i sinistri CARD e da 57,5% a 58,2% per quelli NO CARD).

La differenza tra le due tipologie di sinistri consiste perlopiù nel fatto che, oltre al maggior numero di sinistri che rientrano nella prima categoria, nella tipologia NO-CARD rientrano inoltre le partite con rilevanti danni alla persona (invalidità permanente del conducente non responsabile superiore a 9 punti, i danni ai passanti e i danni ai terzi trasportati sul veicolo responsabile assicurato dall’impresa), che richiedono sicuramente tempi più lunghi per la completa definizione.

 

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