Marchionne conferma: ricavi Fiat a 67,5 miliardi nel 2014

In un incontro torinese tenutosi ieri con una trentina di investitori istituzionali italiani e stranieri, l’Amministratore Delegato Sergio Marchionne ha confermato che entro il 2014 Fiat Spa realizzerà un giro d’affari di 67,5 miliardi di Euro contro i 55 miliardi stimati per fine 2011. Il manager italo-canadese ha inoltre ribadito i target di 3 miliardi di Euro del free cash flow, di un risultato operativo tra 4,7 e 5,2 miliardi e di un margine operativo tra il 7 e il 7,7%. Per quanto riguarda Fiat Industrial, l’obiettivo già conosciuto è azzerare i debiti entro fine 2013, mentre è stato anche confermato che per fine 2011 Fiat salirà al 57% di Chrysler. Fiat ha infine annunciato che la riunione del Consiglio per esaminare i conti relativi al secondo trimestre e al primo semestre si terrà il 26 luglio (e non il 25) nella sede brasiliana del Lingotto.

 

Peugeot e Sorgenia insieme per un nuovo progetto di mobilità sostenibile

Sorgenia ha scelto Peugeot iOn: La iOn, è la protagonista di una serie di appuntamenti itineranti, organizzati appunto in collaborazione con Sorgenia, che si tengono in questi giorni tra Milano e Roma. Durante questi incontri non solo sarà possibile informarsi e dibattere su tematiche riguardanti ambiente, motori ed ecosostenibilità, ma si può partecipare a dei test drive sulla Peugeot iOn, citycar compatta con motore interamente elettrico, e dunque a zero emissioni. La casa automobilistica partecipa anche all’iniziativa Una scossa alla città, evento che si terrà il 30 giugno a Palazzo Reale, aperto a tutti previa iscrizione sul sito dedicato e a breve si trasferirà sulla spiaggia di Senigallia con la sua iOn per il Cateraduno di cui è sponsor. Sono diverse le iniziative firmate Peugeot a sostegno della mobilità sostenibile, a partire dall’iniziativa dello scorso 24 maggio con l’inaugurazione del primo orto iOn, ideato dall’architetto Silvio De Ponte, che comincia a produrre i suoi frutti, fra pomodori, peperoni, insalate, fragole e more che crescono nella struttura installata in Largo Bersaglieri, nel pieno centro di Milano, al muro verde in Porta Ticinese, alla consegna a ATM di due iOn che, tramite l’intermediazione di LeasePlan, saranno integrate nella flotta di GuidaMi, il servizio di Car Sharing che conta su oltre 3000 utenti per un parco di un centinaio di auto distribuite in 60 parcheggi milanesi.

 

Torna il superbollo

Torna il superbollo, che per anni ha logorato la vita dei dieselisti prima e poi dei fuoristradisti. Ora a farne le spese però saranno il 30 per cento circa degli automobilsti visto che la sovrattassa colpirà per le auto con potenze da 170 cavalli in su. Sembra impossibile ma è proprio quello che prevede la bozza di manovra. La norma infatti, introduce – a partire dal 2011 – “un addizionale annuale erariale della tassa automobilistica per i veicoli di potenza superiore a 125 chilowatt” non ancora quantificata. Si sa solo che in caso di mancato pagamento si applica una sanzione pari al 30% dell’importo non versato. Nel mirino finisce inevitabilmente anche chi utilizza l’auto per lavoro, e non può certo affrontare migliaia di km all’anno in autostrada a bordo di un’utilitaria. Ci riferiamo alla stragrande maggioranza degli addetti commerciali e dei rappresentanti, che facilmente ormai possiede una vettura con più di 170 cavalli, e non certo per vezzo o prestigio personale. L’aumento del peso delle vetture dovuto a migliori sistemi di sicurezza ed all’introduzione di dispositivi anti inquinamento ha portato di pari passo ad un aumento progressivo della potenza media dei motori. La soglia dei 170 cavalli non taglia certo fuori solo supercar e sportive, ma coinvolge anche diverse motorizzazioni di vetture del segmento medio com Ford Mondeo, Volkswagen Passat, Peugeot 508 e molte altre ancora. Anche alcune versioni di Alfa Romeo Giulietta, Volkswagen Golf e Opel Astra sono nella “lista nera”.

Spesometro, obbligo del codice fiscale per acquisti sopra i 3600 euro

Sotto la lente le operazioni in contanti, con assegni e bonifici superiori a questa cifra.Il venditore deve registrare i dati e inviare gli estremi dell’operazione all’Agenzia delle Entrate. Applicazione complicata per i non residenti in Italia. Per acquisti di importo superiore ai 3.600 euro sarà necessario infatti esibire il codice fiscale. Il commerciante registrerà i dati e invierà gli estremi dell’operazione all’Agenzia delle Entrate. La comunicazione non sarà necessaria se il pagamento viene effettuato con carte di credito, carte prepagate o bancomat. 
Sotto la lente dunque soprattutto i pagamenti in contanti e anche quelli effettuati tramite assegno o bonifici bancari.Scatta dunque dal primo luglio il cosiddetto ‘spesometro’, tecnicamente l’obbligo di comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo non inferiore a 3.000 euro. Con l’aggiunta dell’imposta le nuove norme interessano acquisti di beni oltre i 3.600 euro. Se l’Agenzia delle Entrate parla di uno “strumento pensato per contrastare le forme più rilevanti di frode ed evasione fiscale in materia di Iva e per individuare la reale capacità contributiva delle persone fisiche”, i Commercialisti definiscono il nuovo ‘spesometro’, “una misura straordinaria, priva di risconti in altri Paesi”. La recente correzione, che ha escluso carte e bancomat dai nuovi adempimenti, ha attutito le critiche dei professionisti del fisco che inizialmente parlavano di misura “invasiva e vessatoria” ma “l’esclusione, decisa per le carte che sono già pagamenti tracciabili, dovrebbe essere estesa – sottolinea Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei Commercialisti – anche ai pagamenti effettuati con moneta bancaria”, come assegni e bonifici.Per ogni tipo di operazione, acquisto di un bene o di un servizio, dovrà essere specificata la partita Iva o il codice fiscale sia di chi vende che di chi acquista; va inoltre specificato l’importo dell’operazione effettuata, evidenziando l’imponibile e l’imposta oppure specificando che si tratta di operazioni non imponibili o esenti. Per le operazioni per le quali non c’è obbligo di fattura, vanno riportati i corrispettivi comprensivi dell’Iva.Particolarmente gravosa sarà l’applicazione delle nuove norme per i turisti che decidano di fare un acquisto in contanti importante, sempre oltre i 3.600 euro, in Italia. Per soggetti non residenti, privi di codice fiscale, vanno infatti indicati il cognome e il nome, il luogo e le data di nascita, il domicilio all’estero.

 

PSA assumerà 4.000 nuovi addetti in Francia

psaProbabilmente anche perché pressato dal Governo Sarkozy, che spinge per un consolidamento dell’attività produttiva in Francia, il Gruppo PSA ha annunciato che quest’anno assumerà 4.000 nuovi addetti nel Paese. La metà della forza lavoro complessiva PSA è in Francia con un’incidenza del 41% sul totale produttivo. Il Gruppo investirà 1,5 miliardi di Euro in patria.