Raggiunto in Germania un compromesso sul diesel

blocco autoLe case auto sarebbero disposte a pagare fino a 3 mila euro per i retrofit meccanici volti a ridurre l’impatto ambientale dei vecchi motori diesel.

Questi i risultati dell’incontro tra il ministro dei trasporti tedesco Andreas Scheuer e i rappresentanti dei principali gruppi dell’auto.

Tuttavia, le modalità con cui le diverse case automobilistiche si sono dichiarate disponibili a sostenere i costi coprono un notevole range di misure: i gruppi Volkswagen e Daimler hanno infatti accettato di sostenere completamente l’onere di 3 mila euro, contro i 2400 inizialmente proposti, per sostenere tra incentivi e costi per l’effettivo aggiornamento meccanico di motori fino alla classe di emissione Euro 5; BMW ha invece optato per la strada degli incentivi alla rottamazione, poiché la proposta del retrofit <<contribuisce troppo tardi a migliorare la qualità dell’aria>>, ha sostenuto Klaus Fröhlich, responsabile dello sviluppo tecnologico del gruppo BMW.

Dello stesso avviso è anche la ZSK (Zentralverband Deutsches Kraftfahrzeuggewerbe), l’associazione che riunisce i rivenditori e le autofficine tedesche, che accogliendo in linea di principio la proposta dell’aggiornamento hardware dei veicoli diesel come un segnale atteso da lungo tempo, ritiene tuttavia si tratti di una soluzione insufficiente, e che arriva decisamente troppo tardi, poiché il progetto arriverebbe ad attuazione solo dopo il 2020, e solo per i proprietari di veicoli Euro 5 nelle aree urbane delle 15 città più inquinate della Germania.

Secondo le stime della ZDK, invece, sarebbero circa 1.3 milioni i veicoli diesel Euro 5 le cui componenti hardware essenziali necessiterebbero di retrofit (catalizzatore SCR, serbatoio Adblue, tubo riscaldabile, pompa, filtro), e nel corso dell’incontro è arrivata la notizia che anche a Colonia e Bonn una sentenza del tribunale amministrativo ha avviato i divieti alla circolazione dei diesel più vecchi.

Il retrofit sarebbe inoltre sostanziale per i conducenti che non possano permettersi una macchina nuova, nonostante i premi di conversione e gli sconti che dureranno comunque a seconda dei produttori fino al 2019 o al massimo fino al 2020, perciò sarebbe importante che tutti i produttori presentino tali offerte: a questo scopo, Scheuer ha anticipato l’intenzione di avviare colloqui anche con le Case estere, per convincerle ad accettare ed estendere quanto già concordato con i gruppi tedeschi.

 

Tempario Footer