RicambistiDay Webinar Event: l’appuntamento è il 28 aprile

Martedì 28 aprile si terrà il “RicambistiDay Webinar Event”, un evento in diretta web su YouTube a cui prenderanno parte autorevoli esponenti del settore per inquadrare il contesto attuale in cui si trova a operare l’aftermarket indipendente e per capire come affrontare il futuro con una mentalità positiva, cogliendo le opportunità che il mercato continuerà ad offrire.
Riflettori puntati, dunque, sul presente e sulla ripartenza: l’obiettivo sarà quello di offrire utili strumenti di orientamento in un momento di grande incertezza grazie alle riflessioni degli operatori del settore.  Leggi tutto

Coronavirus: Fca chiude due settimane fabbriche Europa

Fca e Maserati sospenderanno temporaneamente la produzione nella maggior parte dei loro stabilimenti produttivi in Europa fino al 27 marzo. La decisione rientra tra le misure in risposta all’emergenza Coronavirus. Chiuderanno in Italia Melfi, Pomigliano, Cassino, le carrozzerie di Mirafiori, Grugliasco e Modena; all’estero le fabbriche di Kragujevac in Serbia e Yychy in Polonia.  Leggi tutto

Volkswagen chiude le fabbriche per causa Coronavirus

Il Coronavirus colpisce duro anche il più grande costruttore di automobili del mondo. Come trapelato già ieri, questa mattina Volkswagen, il cui titolo ha perso il 36% da inizio d’anno e che nei primi due mesi dell’anno ha visto crollare il fatturato del 15%, ha annunciato che chiuderà la maggior parte delle sue fabbriche europee per «due o tre settimane». 

Lo ha detto l’amministratore delegato del gruppo, Herbert Diess, che ha spiegato come “visto l’attuale deterioramento della situazione sul versante delle vendite e l’aumentata incertezza sul fronte dei rifornimenti di componenti ai nostri impianti» non restasse altra scelta. Diess ha aggiunto che «verrà fatta ogni cosa possibile per ridurre l’impatto del virus“.

Il costruttore automobilistico tedesco – che annovera tra i suoi marchi Audi, Bentley, Bugatti, Ducati, Lamborghini, Porsche, Seat e Skoda – non nasconde, quindi, che il 2020 sarà un anno segnato dalla pandemia, che non dà segnali di rallentamento. L’impatto sul gruppo resta «imprevedibile».