AUDI: al via il primo aggiornamento dei motori diesel

dieselgate1 1È arrivato per Audi il via libera della KBA (Kraftfahrtbundesamt), l’autorità tedesca di vigilanza del settore dei trasporti, per il primo di otto aggiornamenti totali dei software dei motori TDI a sei e otto cilindri coinvolti nel Dieselgate. 

I richiami cominceranno mercoledì 14 novembre, con una manovra che si conta coinvolgerà 151 mila automobili solo in Germania, a partire da 31.200 Audi A6 e A7 Sportback prodotte dal 2015 al 2018 e dotate del motore 3.0 TDI da 272 CV.

Con il richiamo e l’aggiornamento obbligatorio, verrà rimosso gratuitamente per i clienti Audi un modulo software dalla centralina di gestione del propulsore: tale procedimento, sottolinea Audi nella nota stampa diramata per ufficializzare l’approvazione delle procedure, non influirà minimamente sul consumo di carburante, sulla potenza del motore e sulla sua coppia. Non diminuiranno inoltre in alcun modo la durata del propulsore e del sistema di post-trattamento dei gas di scarico, quindi anche le emissioni di CO2 rimarranno invariate.

Stessa sorte, a breve, potrebbe toccare anche a Opel: il tribunale amministrativo dello Schleswig-Holstein, infatti, ha respinto di recente la richiesta della casa automobilistica di potersi opporre al “richiamo forzato” dei mezzi voluto invece dalla KBA. Il 17 Ottobre, infatti, l’Autorità di Vigilanza tedesca avrebbe ordinato l’adeguamento del software e la rimozione delle componenti improprie per i tre modelli Opel Zafira (1.6 CDTi e 2.0 CDTI), Opel Cascada 2.0 CDTI, Opel Insignia 2.0 CDTI), dichiarando di fatto insufficiente la semplice campagna di richiamo volontario già in corso.

 

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