Bosch: tecnologia al servizio di sicurezza e ambiente

 

Con il mercato auto in costante crescita per effetto delle nuove economie emergenti, per garantire una mobilità sostenibile e sicura è necessario studiare soluzioni tecnologiche efficaci ed economiche. Bosch è sempre stata all’avanguardia nelle tecnologie al servizio della mobilità, consapevole che soltanto salvaguardando l’uomo e l’ambiente ci sia vero sviluppo. Da decenni impegnata nella ricerca e nello produzione di sistemi in grado di migliorare la sicurezza stradale in tutti i suoi aspetti, Bosch e la sua divisione Vehicle Motion and Safety impiegano enormi risorse per perseguire l’ambizioso obiettivo di ridurre a zero gli incidenti.

 

 

Oggi circa 1,3 milioni di persone perdono la vita ogni anno in incidenti stradali e 50 milioni rimangono ferite. La crescita esponenziale del traffico stradale nei Paesi emergenti rischia di far salire ulteriormente questo tragico bilancio. Dal semplice uso del casco, dall’ESP e dall’introduzione dell’obbligatorietà del sistema ABS anche sulle due ruote si potrebbero salvare 5 milioni di vite e prevenire 50 milioni di feriti nei prossimi dieci anni.

 

L’approfondito studio delle dinamiche degli incidenti e delle loro conseguenze sui veicoli coinvolti consente a Bosch di realizzare dispositivi sempre più efficaci. Oggi le principali cause d’incidente sono riconducibili a perdita di controllo del veicolo in seguito a sbandamenti, tamponamenti causati dal mancato rispetto della distanza di sicurezza o dall’insufficiente pressione sul pedale del freno, cambi di corsia e pericolosità di snodi ed incroci stradali a scarsa visibilità.

 

La ricerca Bosch interviene proprio su questi punti nevralgici. Il sistema ESP introdotto per la prima volta nel 1995 è in grado di individuare un principio di sbandata e di contrastarlo riportando la situazione alla normalità. Sempre sul fronte della prevenzione, Bosch ha realizzato un sistema di frenata di emergenza predittiva in grado di avvisare il guidatore e di mettere in atto una serie di funzioni tese ad evitare, o quantomeno ridurre, l’impatto. Se il sensore registra un ostacolo in avvicinamento ed il guidatore non interviene, il sistema lo avverte con un segnale acustico ed interviene parzialmente sul sistema frenante fino ad arrivare ad una frenata al massimo della potenza in caso il guidatore non reagisca.

 

Il sistema, che ha debuttato nel 2010 sulla Audi A8, è in grado di evitare il 72% di morti e feriti per tamponamento. Un’ulteriore evoluzione destinata al traffico urbano debutterà da quest’anno su un veicolo di classe media. Il dispositivo che funziona a velocità inferiori ai 30 km/h è in grado di prevenire completamente il tamponamento con il veicolo che precede quando la differenza di velocità tra i due veicoli è inferiore ai 20 orari. La compagnia assicurativa Allianz ha stimato che questa tecnologia permetterà di evitare oltre 500 mila incidenti e di risparmiare 330 milioni di Euro in costi di riparazione.

Sul fronte della prevenzione degli incidenti causati dai cambi di corsia, il sistema messo a punto da Bosch che avvisa il conducente in caso di avvicinamento alla linea di delimitazione della carreggiata fa un passo avanti e permette il riallineamento automatico dell’auto agendo su sistema frenante e sullo sterzo quando la vettura si allontana dalla carreggiata senza che il conducente abbia azionato l’indicatore di direzione. Salva 250 vite ogni anno. Il cambio di corsia involontario è spesso causato da colpo di sonno. Un sistema che rivela l’azione del guidatore sullo sterzo permette di prevedere il colpo di sonno avvisando il guidatore e invitandolo ad una sosta.

 

Sensori video e radar sempre più evoluti permettono di vedere quello che succede davanti alla vettura, per esempio in uscita da un parcheggio o nell’immissione in carreggiata. Un sistema di sensore radar di prezzo e dimensioni contenute destinato al segmento medio sarà lanciato da Bosch alla fine del prossimo anno.

 

L’evoluzione Bosch sul tema della sicurezza stradale continuerà con l’introduzione di nuovi sistemi e con la riduzione dei costi, al fine di renderli sempre più accessibili. La gestione automatica delle manovre di parcheggio, della guida a passo d’uomo nel traffico e le informazioni trasmesse tra veicoli su condizioni stradali, incidenti o pericoli rappresentano il futuro immediato e consentiranno di proseguire verso gli obiettivi di riduzione della mortalità sulle strade.

 

Dopo la sicurezza, l’ambiente. Bosch prevede che entro il 2020, su una domanda annua di 104 milioni di veicoli, solo 3 milioni saranno elettrici e 6 ibridi. È dunque sullo studio di motori a combustione interna sempre più efficienti che si giocherà la battaglia per il contenimento delle emissioni che entro il 2025 dovranno scendere sotto i 70 g/km. Questi limiti fissati dall’UE renderanno necessario progettare motori sempre più efficienti ed in grado di assicurare consumi nell’ordine dei 3 litri di benzina o 2,6 di gasolio per 100 km (il 50% in meno di quelli attuali). La strategia di downsizing dei costruttori ha reso sempre più popolare l’adozione dei turbo in grado di mantenere elevate le prestazioni riducendo cilindrate e frazionamento dei motori. Fermo restando l’impegno attuale di Bosch nell’elettrificazione e nello sviluppo delle batterie.

 

Detto che l’azienda tedesca sta lavorando sull’iniezione diretta a benzina, sui diesel common rail e sulla funzione start/stop, dalla fine del 2011 Bosch produrrà in joint venture con Mahle Turbo System turbocompressori progettati proprio per questa esigenza. L’obiettivo è di realizzare entro il 2015 2 milioni di sistemi turbo ottimizzati. I costi aggiuntivi in termini di tecnologie saranno ripagati dai notevoli risparmi di carburante.

 

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